La sostenibilità è uno degli argomenti più discussi nel mondo della moda. Con la nascita della fast fashion, il fenomeno che sta monopolizzando a passi da gigante l'industria dell’abbigliamento, molte persone si chiedono se la moda sostenibile sia un'opzione valida sia per le aziende che per i consumatori. Fortunatamente, esistono diverse forme di mettere in atto pratiche di moda sostenibile, efficaci ed economiche, che non richiedono un investimento esagerato. Ma prima di entrare nel merito, ecco un piccolo corso intensivo sulla sostenibilità!

Cosa si intende per moda sostenibile?
La moda sostenibile, nota anche come moda etica o responsabile, è una proposta di moda che rispetta l’ambiente e la società in tutte le fasi di realizzazione dei capi di abbigliamento: dalla concezione alla produzione e commercializzazione del prodotto finito. Dal punto di vista della produzione, si tratta di impiegare materiali meno inquinanti o di seconda mano, di ridurre gli sprechi e di generare un minore impatto ambientale. Il modello prevede un uso attento delle risorse e un miglioramento delle condizioni dei lavoratori coinvolti nel ciclo di vita di un prodotto di moda. La moda sostenibile è un passo necessario per essere più eco-friendly e agire sul cambiamento climatico, i cui effetti iniziano a farsi sentire a livello globale. Ma non solo. Una maggiore consapevolezza sulle questioni socio-economiche rende i consumatori più propensi ad acquistare articoli prodotti in modo etico. Viviamo in un mondo in cui aderire a questa visione rivoluzionaria ed applicare i concetti di sostenibilità nei processi di produzione è raro. Le aziende che hanno deciso di intraprendere un percorso volto alla sostenibilità devono affrontare costi di produzione molto alti, con il conseguente aumento del prezzo dell’articolo tessile. Tuttavia, il consumatore medio ha diverse opzioni per superare la tendenza del momento della fast fashion ed iniziare a supportare la moda sostenibile senza dover spendere una fortuna.
Negozi dell'usato
I negozi dell’usato sono un caposaldo della sostenibilità nella moda, una forma economica, ma non per questo meno cool, di vestirsi con stile e di fare shopping responsabilmente. Non si tratta sicuramente di capi prodotti in modo sostenibile, ma permette comunque di riutilizzare articoli di moda evitando di produrne di nuovi. Il bello dell'abbigliamento di seconda mano è che si possono trovare negozi per tutti i gusti e con un budget limitato. I negozi solidali di Humana, per esempio, di cui otto sono in Italia, sono una vera e propria filiera che prevede la raccolta, la vendita e la donazione di abiti usati creando al contempo oltre duemila posti di lavoro, ideati per offrire dei prodotti alla moda a prezzi accessibili. Per gli amanti del vintage, i negozi di antiquariato e degli abiti “d’annata” offrono un tesoro unico ed un’avventura magica nel passato. Spesso ahimè i costi non sono particolarmente vantaggiosi, soprattutto per gli articoli più glamour e chic, ma oggi sono presenti numerose piattaforme di e-commerce spesso a prezzi molto più bassi della vendita al dettaglio. Da’ un’occhiata a Vintageria.it, frutto dell’esperienza del più affermato negozio vintage di Venezia, o Svuotaly, una piattaforma interamente italiana che permette di acquistare e vendere usato online. Crediamo fermamente che comprare in un negozio dell’usato sia un modo per sostenere l’ambiente e salvaguardare il pianeta, dando una seconda vita a pezzi che altrimenti finirebbero nella spazzatura.

Upcycling
Per chi ama il fai-da-te, l'upcycling è un ottimo modo per praticare la sostenibilità usando abiti del proprio guardaroba. L'upcycling è il recupero di materiali di qualsiasi tipo, di tessuti o di capi provenienti da rimanenze e stock per trasformare il prodotto a fine vita in un altro e farlo rivivere tramite modifiche e/o aggiunte sartoriali. Non sai dove trovare l’ispirazione? Addentrati nel fantastico mondo dei tutorial di YouTube e dai libero sfogo alla tua creatività per un progetto di recupero.
Scambio di vestiti
Si chiama “cloths swap” ed è la nuova frontiera dell’usato sostenible. Si tratta dello scambio di vestiti, una sorta di baratto, che permette di scambiare qualche abito che ci ha stancato per un altro capo o accessorio, e ridurre, in termini di percentuale e di impatto ambientale, i rifiuti derivati dai capi d’abbigliamento non più indossati. È una pratica di riciclo molto diffusa in rete e i siti online sono tanti: Swapick o Zerorelativo sono soltanto due delle pagine in cui inserire l’offerta del proprio oggetto da scambiare ed attendere un contatto, oppure c'è la possibilità di proporre ad un altra persona un capo da scambiare con qualcosa dello stesso valore. Se, invece, vuoi organizzare qualcosa a casa, l’opzione swap party può essere piacevole e divertente per un ritrovo tra amici al fine di rinnovare il guardaroba stagionale.
La sostenibilità non deve essere inaccessibile. Esistono diverse forme per essere eco-friendly e budget-friendly allo stesso tempo. Se sei disposto a dedicarci del tempo, è possibile applicare pratiche di moda etica nella tua vita quotidiana e, che ci creda o no, potresti anche risparmiare un bel po' di soldi!
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